palazzo comunale città di ciriè
Ciriè, 22 gennaio 2019
Oggi si è tenuto un incontro nella sala consiliare di palazzo D'Oria. Gli studenti e le studentesse dell'Istituto Fermi Galilei di Ciriè hanno raccontato con uno scatto fotografico la tragedia dell'ex fabbrica Ipca. Si è desiderato evocare il ricordo indelebile che lo stabilimento dei colori ha lasciato alla città.
Ha dichiarato il sindaco Loredana Devietti: «Quest'iniziativa racconta una storia importante e tragica per il territorio. E' difficile dimenticarla. Questo programma è stato realizzato grazie all'impegno di vari gruppi locali. La vicenda dell'ex Ipca è stata negativa, ma ha fatto scuola. Ha permesso di porre attenzione sulla sicurezza dei lavoratori. Oggi le condizioni nelle aziende non sono più quelle di ieri».
Le foto dell'ex Ipca scattate dei ragazzi dell' istituto «Fermi Galilei» saranno esposte a villa Remmert.
La mostra, inaugurata sabato 7 febbraio, resterà aperta al pubblico fino a domenica 15 febbraio con orario infrasettimanale dalle ore 15.00 alle ore 17.00. Sabato e Domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.00
L'evento è stato realizzato per presentare i risultati del progetto «Sguardo a Colori».
Il finanziamento è stato ottenuto con la vittoria al bando SIAE «Per Chi Crea» del 2018.
Il progetto "Sguardo a colori" nasce da un'idea del regista Max Chicco, che ha curato la parte didattica e organizzativa in collaborazione con i professori Livia Tarisso, Donatella Perello, Giorgio Boglione e Alessio Calabrese. La parte esecutiva del progetto ha preso il via il 17 ottobre 2019 attraverso l'incontro con Cinzia Franza, figlia di uno degli operai dell'ex Ipca che si impegnò nella lotta per la sicurezza nelle fabbriche. Franza ha raccontato ai ragazzi la tragica storia di quel luogo e di chi ci ha lavorato. "Sguardo a colori" ha mosso i suoi primi passi nelle aule del Fermi Galilei, attraverso una serie di lezioni frontali con Max Chicco insieme agli esperti del settore Maria Vernetti, Umberto Mosca, Samuela Nigra e Francesca Di Martino.